2° giorno - L’ascolto reciproco

Il mistero della visitazione è il mistero della comunicazione mutua di due donne per età, ambiente, caratteristiche e della rispettosa accoglienza.

Due donne, ciascuna delle quali porta un segreto da comunicare, il segreto più intimo e più profondo che una donna può sperimentare sul piano della vita fisica: l’attesa di un figlio.
Elisabetta fatica a dirlo a causa dell’età, della novità, della stranezza. Maria fatica perché non può spiegare a nessuno le parole dell’angelo. Come fa?
Quando le due donne si incontrano, Maria è regina nel salutare per prima: tutto in lei è segno della tenerezza dell’amore. Elisabetta si sente capita fino in fondo e ciò che per lei prima era motivo di timore diventa esultanza: “ A cosa devo che la madre del mio Signore venga a me’?”
Maria si stupisce, senza aver detto una parola si sente compresa,, riconosciuta, amata ed esaltata.

La tenerezza è dare con gioia, è contagiare libertà e pace. In tutto questo modo di agire Maria è profondamente femminile, ma i tratti della sua carità sono un modello per tutti, specialmente nei rapporti familiari e nelle relazioni con gli altri.

La carità è discreta,concreta, umile e gioiosa.

Ora ci chiediamo:
- Qual è il mio stile nel comunicare e nelle relazioni?
- So essere concreta nel mio modo di amare e di servire, suscitando gioia, agendo con la tenerezza che riscalda il cuore di chi avvicino?

 

O Maria, fa che ti conosciamo,
che ti comprendiamo,
che accogliamo la tua azione salvatrice!
Donaci di essere regine di comunicazione
In comunità e nella chiesa:
di quella comunicazione attenta,
discreta,sincera, autentica
che è il desiderio forse più vivo
del cuore dell’uomo di oggi.
Tu sai che contro questo desiderio
Sembrano ergersi ostacoli giganteschi,
quasi castelli di fumo
che impediscono la comunicazione
a livello di verità e di umanità.
Dona a noi e alle nostre comunità
Di essere come sei stata tu,
di essere come tu ci vuoi. Amen

(C.M. Martini)