3° giorno - IN RACCOGLIMENTO:  La memoria dell’ascolto

«Maria da parte sua serbava tutte queste cose (parole) meditandole nel suo cuore»(Lc 2,19).

Maria è la donna meditativa e riflessiva, che si abbandona all’Eterno con serietà pensosa. Da Nazareth alla croce, vive l’ascolto prolungato nella memoria, per questo può entrare nella comprensione del piano di Dio su di lei e sull’intera storia umana.

Si tratta di un atteggiamento costante (cfr Lc 2,51), fatto di analisi, confronto, progressività, intelligenza, giudizio, decisione. Maria ricorda, collega, vive in profondità la sua corrispondenza all’opera divina e si lascia condurre dall’Altissimo con totale consapevolezza e responsabilità.

È questo peraltro il modello di femminilità nella tradizione ebraica: la donna sa tenersi in prossimità dell’invisibile Voce.

All’inizio di tutte le vie di Dio e della corrispondenza della nostra vita alla Sua azione c’è l’ascolto docile, la costante vicinanza all’invisibile Voce: alla scuola di Maria di Nazareth impariamo il primato della dimensione contemplativa della vita, del continuo accogliere l’iniziativa del Signore, del lasciarci amare e condurre da Lui, nello sforzo di usare intelligenza e cuore per rispondere all’amore con l’amore e avanzare fedelmente nella notte della fede, rischiarando il cammino con il ricordo delle meraviglie di Dio per noi e per il suo popolo.

Ora ci chiediamo:

- Quali sono i momenti di ascolto serio della Parola nella mia giornata?

- Esercito la memoria dell’ascolto così necessario per capire il senso dell’insieme degli eventi della mia vita? e la storia in cui ci troviamo a vivere?

Maria,

insegnaci ad essere docili alla Parola

e a custodirla nel raccoglimento del cuore,

perché, nell’ascolto prolungato della memoria,

riempia di luce la nostra vita

e quella di quanti ci affidi.

Amen

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