SECONDA DOMENICA DI QUARESIMA  La samaritana

 

Carissime Exallieve,

riprendiamo il nostro cammino quaresimale, una quaresima decisamente particolare, vissuta in un momento storico di pandemia che ogni giorno ci rimanda alla nostra fragilità.

Nel Vangelo non si troverà certamente un miracoloso vaccino, ma nella parola dell’Amore si potrà trovare un poco di conforto, un aiuto a vedersi ancora come una persona capace di fiducia, aperta alla dimensione della speranza. A questo ci invita oggi la figura della donna Samaritana. Una donna sfiduciata in cerca di amore e di solidarietà.

Vediamola. Una donna, un pozzo, un uomo. La scena del pozzo di Giacobbe è una delle più umane e più belle del quarto Vangelo. Per la ricchezza dei suoi richiami biblici, per la poesia della sua cornice – poesia degli incontri vicino al pozzo, poesia delle sorgenti miracolose, dalle acque zampillanti – per la delicatezza e la profondità del dialogo tra Gesù e questa donna fino a questo momento una sconosciuta e tra poco, dopo un breve incontro, una credente.

Un fascino misterioso si diffondeva da quell’uomo, c’era in Lui qualcosa di speciale che gli altri da lei incontrati non avevano, qualcosa che non è di questo mondo, qualcosa che lasciava intravedere la pienezza della vita, la pienezza della gioia, e la donna Samaritana a questa pienezza incominciava ad attingere.

“ Dammi di quest’acqua!” La donna ha sete, ma di una sete speciale. E’ piuttosto rozzo il modo con cui si rivolge a Gesù, ma fa parte del suo modo di essere. La storia della Samaritana è la storia di un desiderio che non si lascia soddisfare da oggetti, da un vuoto che non si lascia riempire da alcune lusinghe, materiale, affettiva… La sua è una sete che non può essere soddisfatta da qualsiasi acqua, ma solo dalla Sorgente che richiama una simile sete, che produce una capacità infinita che solo l’infinito può colmare.

A Gesù non sfugge il tentativo rozzo della donna, ci sta, non la sgrida, non si scandalizza della sua ignoranza religiosa, ma con delicatezza e decisione, la porta verso l’oltre della sua identità.

Carissime, a contatto con Gesù le vite umane cambiano, la luce entra nei cuori e i pensieri si elevano. Questo brano di Vangelo così bello e profondo, ci riguarda, ci affascina, ci illumina sui PASSI da fare in questa settimana per arricchirci spiritualmente e arrivare ad  una personale esperienza di fede.

PASSI:

  • Identificazione del bisogno ( la sete)

  • Mi fido ( OK, dammi di quell’acqua)

  • Mi affido ( mi ha detto chi sono)

  • Mi metto in gioco, corro e lo annuncio               

 

 Buon cammino allora, insieme alla ricerca dell’unica acqua che salva!

Con affetto e simpatia

Sr Petronilla

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