QUARTA DOMENICA DI QUARESIMA     Il cieco nato

 

Il Vangelo ci da una descrizione lapidaria ma essenziale del cieco nato. E’ una persona che sin dalla nascita non ha mai visto il “volto” della mamma, del papà, gli svariati colori della natura. Da grande è costretto, per vari motivi, a vivere facendo il mendicante. Anche questo uomo vive nella sofferenza, lui non vede per difetto nativo, ma gli altri perché non lo vedono? Persino i discepoli che sono alla sequela di Cristo, non lo vedono! Loro sono intenti a fare grandi discorsi come i dotti del loro tempo. Di chi è la colpa? Chi ha peccato perché gli sia capitata una tale sventura dalla nascita? Sarà sua, sarà dei genitori, sarà di… Povero cieco! Vorrei tanto sapere il suo nome, vedere il suo volto! Lui soffre, non è curato, è affidato alla sua sorte, molti lo vedono e non si accorgono della sua presenza, altri ne approfittano per parlare sulla sua situazione. Chi lo accoglie? Chi gli dona un pò di bene? A stento qualcuno gli fa l’elemosina.

Oggi è molto importante non lasciare soli, abbandonati a se stessi, coloro che nascono colpiti da una infermità. Anche loro potrebbero chiedersi: “ ma di chi è la colpa se io sono così?”

Quanti di loro sono arrabbiati con se stessi, con i loro cari, con il mondo, con Dio.

Vedendo lo stile di Gesù forse si può intravedere una chiave di lettura. Innanzitutto Gesù non si ferma al discorso dottrinale, la disabilità del cieco nato, non è questione di peccato…

Gesù dopo i discorsi agisce, e questo è un invito a fare come lui. Gesù lo vede, lo cura, ma gli dice:” va a lavarti alla piscina di Siloe”. L’uomo è chiamato a diventare, ora che ci vede, protagonista della sua vita. Poi la gioia indicibile del successo lo porta a collaborare all’opera di amore di Colui che gli ha aperto gli occhi. Ma nonostante ora non sia più cieco continua ad essere cacciato e rifiutato.

E’ sempre Gesù che lo cerca. Questa volta ciò che gli chiede è la risposta di fede.

Ora accade anche per lui ciò che accadde alla Samaritana.

Ora in lui si manifestano le opere di Dio.

Ora l’amore ricevuto viene ricambiato, ora l’amore chiama alla fede e al nuovo impegno di sequela

Ora tocca a te…a me .

 A noi, vedere e veder bene.

Apriamo con coraggio gli occhi sul suo volto che ci ha scelti, chiamati, amati, legati a sè

e inviati nel mondo a compiere opere di luce

Questo è il mio augurio per questa settimana.

Con tanto affetto, Sr. Petronilla

AIUTACI A SOSTENERE I NOSTRI PROGETTI

Federazione Ex Allieve/vi delle Figlie di Maria Ausiliatrice di Varese

IBAN: IT88I0521610801000000002241